“Una meta per tutti”, ecco come funziona al Castellani il progetto Centauro
Cecina. Ogni mercoledì pomeriggio, a partire dalle 14.30, il campo sportivo degli Amatori Rugby Cecina si apre a ragazze e ragazzi per sessioni gratuite di rugby integrato, alla presenza di psicologi ed allenatori della Fir, la federazione italiana della palla ovale. “Una meta per tutti” recita lo slogan del Progetto Centauro, il cui obiettivo è creare un ambiente educativo e formativo che incoraggi lo sviluppo della motivazione, dell’autoefficacia e dell’autonomia dei partecipanti attraverso i sani valori del gioco del rugby e la partecipazione a veri e propri laboratori educativi.
Questa domenica, 9 novembre, alle ore 10.30 presso lo stadio “Aldo Castellani” di Cecina, i nostri Centauri ed altre compagini provenienti da ogni parte d’Italia si sfideranno nella 4° tappa del torneo di rugby integrato “All Stars”, promuovendo i valori dello sport all’insegna della partecipazione e della collaborazione, in una giornata che verrà conclusa con il classico terzo tempo, al quale tutti i partecipanti saranno partecipi in un clima amichevole e di condivisione.
La parola al presidente:
«Il rugby – spiega il presidente Adriano Gianfaldoni – è uno sport che valorizza il gioco di squadra e il contributo di ogni singolo in funzione dell’obiettivo comune. È nato tutto dalla collaborazione tra l’ASL ed il nostro staff tecnico, composto da psicologi, tutor ed allenatori sportivi e oggi possiamo dire che la scommessa è stata vinta. Dal gennaio dello scorso anno ad oggi abbiamo visto i ragazzi cambiare, acquisire maggiore fiducia in se stessi e divertirsi assieme.».
ll rugby strumento di inclusione allenatori e psicologi in campo
Il supporto psicologico:
«Il nostro compito – racconta lo psicologo dottor Antonio Niccolai – è affiancare il gruppo durante tutto il percorso, aiutando ogni giocatore a valorizzare le proprie capacità ed a trasformare l’esperienza sportiva in un’opportunità di crescita personale, implementando il senso di autonomia, autoefficacia e spirito collettivo. Il rugby è un contesto protetto in cui sperimentare nuove abilità, imparare a gestire emozioni e sviluppare competenze relazionali».
La la dottoressa Alessia Danciu, sottolinea invece il valore sociale dell’iniziativa:
«In ogni incontro vediamo nascere legami autentici: il gruppo è una rete di sostegno nella quale tutti i partecipanti si sentono riconosciuti e accolti. L’inclusione, qui, non è uno slogan ma una pratica quotidiana».
La voce dal campo:
«Gli allenamenti sono sempre momenti speciali – aggiunge l’allenatore Stefano Borghi –. Ci alleniamo con esercizi adattati, ma senza rinunciare all’essenza del rugby: avanzare insieme, proteggere il compagno, celebrare ogni conquista. In estate ci siamo spostati nella pineta di Marina di Cecina: tra giochi e allenamenti all’aria aperta, i ragazzi hanno vissuto un’esperienza unica. Ogni volta torno a casa con la sensazione che siano loro, in realtà, ad insegnare molto a noi».
Giornale Il Tirreno, 8 novembre 2025